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Erano passati un paio di giorni da quando l'uomo dal soprabito canna di fucile aveva raggiunto quella cittadina dimenticata da Dio.
Il sole era sorto da pochi ore, ma lui si trovava già nella periferia.
Speriamo che il vecchio non si sia dimenticato
L'omone dallo sguardo truce manteneva una posizione marziale, mentre a braccia conserte monitorava la desolata area circostante.
red sonja
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La mattina non era mai stata problematica per Silver; abituato a precedere il gallo anche quando aveva già superato il risveglio dell'usignolo, aveva visto nella sua vita più albe di quante ne fossero normalmente concesse agli uomini che facevano il suo attuale mestiere.
Il problema, per Silver, di cambiare città più spesso di quanto si cambiasse i vestiti, era che le città non erano per niente tutte uguali tra loro. Nonostante quelle di frontiera, nate sulle rotte commerciali, si estendessero su un'unica strada principale, Longcross si era presto mutata in un essere fatto di svolte e vicoli, per cui trovare l'esatta posizione del compare Grugno lo costrinse a tardare di una manciata di minuti.
Quando ci fu, però, col passo claudicante ed il sorriso contrito di chi è perfettamente consapevole della propria mancanza, Silver c'era. Ed era pronto ad eseguire qualsiasi manovra il gigante gli avrebbe chiesto.
«Allora» esordì con tono allegro «... che stiamo facendo da queste parti?»
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Eccoti... finalmente
Diceva al collega con fare serio, sperava in cuor suo che la sua tenacia fosse sufficiente a mandare avanti quel fisico claudicante.
Non abbiamo tempo da perdere, fammi vedere, perché ti chiamavano Silver Punch!
Incalzava il collega con le mani, rimanendo con la guardia scoperta.
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Silver alzò un sopracciglio mezzo ingrigito al compagno di viaggio con aria sorpresa: certo, sapeva di non rischiare la vita affrontandolo (o almeno sperava che il gigante non decidesse di riprendersi in denti quello che gli doveva in dollari), ma non voleva farsi incrinare qualche costola o farsi rimettere dritto il mento senza nemmeno un goccio d'alcol in corpo.
Ma sospirò. E gli sorrise come si sorride ai bambini troppo vivaci.
Se gli avesse detto di "no", sicuramente Grugno lo avrebbe preso a calci nel sedere. Tanto valeva non offrirgli anche le spalle. Quindi si tolse cappello e giacca e li stese su un appoggio per briglie, poi si arrotolò le maniche della camicia sopra i gomiti. «E vabbè...» sospirò «Ma tu guarda se alla mia età devo fare una figuraccia con uno sbarbatello come te...» si lamentò teatralmente.
Si avvicinò lentamente, alzando i pugni in una guardia alta, ed iniziò a girare attorno al suo avversario: arrivato al suo fianco, avrebbe tentato di colpirlo con il pugno destro, dal basso verso l'alto, nello spazio tra gomito e bacino.
Non faceva sul serio e non intendeva metterci tutta la sua forza, ma cercò di fargli una finta, col reale intento di colpirlo con la mano sinistra aperta sullo stomaco, "schiaffeggiandolo".
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Doppio orgoglio, doppia caduta. Silver era a suo modo meticoloso e Percyval non si era allontanato abbastanza per uscire dalla sua portata.
Aveva abbassato la guardia, ma ora voleva mettere pepe al loro allenamento.
Prendeva una breve rincorsa per poi caricarlo alla stregua di un toro. Voleva afferrare il compare con entrambe le mani nella speranza di sollevarlo di peso per poi lanciarlo a terra (una Batista Bomb)
ho fatto 9, rip per me 😂 per evitare la power Bomb devi fare meno di 3, perché ho il talento Iron Mike |
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Silver sapeva che se avesse fatto imbestialire abbastanza Grugno se ne sarebbe pentito amaramente. Quindi ci andò cauto. Piegò la sua massa, chiudendosi dentro un invisibile guscio, e strinse così forte gli addominali da sentirsi lo stomaco in gola e tentò di assorbire la carica altrui.
Faceva male. Dio se l'avrebbe sentito l'indomani! Strabuzzò gli occhi e gli si riempì di saliva la bocca. Ma resistette: Silver aveva un piano ed avrebbe cercato di seguirlo il più alla lettera possibile.
Piegò le braccia e tentò di farle passare sotto le ascelle dell'altro passando da dietro la schiena, come un gigantesco zaino. La sua idea era di farlo cadere di lato, così cercò di fare forza con il peso del corpo e spingerlo a sinistra, torcendolo e buttandosi con tutto il corpo; sì, sarebbe caduto anche lui assieme a Grugno, e sì, avrebbe fatto da cuscino all'uomo, ma a prescindere da tutto non voleva rischiare di fargli male.
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Devi impegnarti di più!
Perentorio come il coach di un pugile, il suo amico doveva essere pronto a tutto.
La zona in cui si trovava era arcinota per essere pericolosa, quindi più fruttuosa per loro.
Grugno aveva giocato di anticipo e si sarebbe allontanato da Silver in modo da stare a tre metri di lui.
Contraeva gli addominali, mentre teneva le braccia a protezione del viso. La gamba sinistra leggermente avanti prima di scattare verso il collega, cercava di colpirlo con un gancio destro alle costole.
fatto 3 per schivare ( si tirano sempre le difese), essendo in vantaggio devo fare meno di 7 |
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Silver si prese quel monito come uno schiaffo all'orgoglio. Poi si prese il cazzotto nelle costole come monito ai suoi addominali. Alla sua età un colpo del genere sapeva come incassarlo, solo che per qualche motivo non lo fece: vuoi perché Grugno fu più veloce, vuoi perché Silver era distratto, vuoi perché in realtà non c'era mai stata storia ed ora, forse, era il caso di farsene una ragione.
In ogni caso, Silver sputò qualche goccia di saliva quando, nocche contro torace, si ritrovò a cercare disperatamente l'aria che gli era stata strappata dai polmoni. Non c'era davvero tempo di pensare a questa roba.
Si ritrovò a fare qualche passo indietro, spostando con i vecchi stivali un po' di polvere dalla strada; piegato su sé stesso a reggersi gelosamente lo stomaco, fissò gli occhi stanchi sul compare, guardandolo con un certo sospetto. Cosa doveva aspettarsi adesso?
Tirò le braccia a proteggersi una faccia che di botte ne aveva viste abbastanza da fargli passare la voglia di farsi aggiustare i connotati.«Non ti starai facendo prendere un po' troppo la mano, tu?» Ovviamente non si aspettava una risposta.
Si prese qualche prezioso momento per pensare a cosa fare, mentre studiava la posizione avversaria; alla fine optò per caricare a sua volta, ma non a testa bassa e con violenza: il suo tentativo era quello, all'ultimo secondo, di fermarsi e gettarsi a terra, dove avrebbe provato a colpire le gambe di Grugno per farlo cadere.
ovviamente 7, al solito la mia fortuna che gira... XD |
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Era decisamente in vantaggio, ma non aveva intenzione di farli troppo male.
Aveva combattuto abbastanza da aver sviluppato un certo intuito e riflessi.
Vecchia volpe!
Diceva con un sorriso compiaciuto, la sua mossa era molto buona, ma non poteva funzionare contro di lui.
Si limitò a alzare un po' di polvere con il piede sinistro per disorientarlo e portarsi a un metro di distanza dal fianco.
Capiva, perché stimava Old Silver, la sua tenacia era ammirevole.
Direi che può bastare così non credi?
Gli porgeva la mancina, in attesa di una sua reazione.
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Il primo istinto fu quello di alzare le braccia a difendersi gli occhi da quella manciata di polvere; non che non avesse capito che non era una mossa saggia, era uno dei suoi trucchetti preferiti, ma vuoi perché si fidava abbastanza di Percy da non temere una coltellata in un fianco, vuoi perché non voleva passare il resto della giornata a piagnucolare per pulirsi l'interno delle palpebre, lo fece lo stesso.
Ma quando si aspettava un colpo al fianco scoperto, questo non arrivò: allora abbassò le braccia e guardò la mano allungata del compare con l'ennesima espressione sorpresa e gliela strinse con un sorrisetto rassegnato, come si guarderebbe un bambino che ha deciso di graziarti dai suoi capricci (anche se non si sarebbe mai permesso di esternargli questa figura retorica nemmeno sul letto di morte). «Ah, stavolta me l'hai fatta...» confessò con finto rammarico, carne contro carne, mentre la mano libera si asciugava un rivolo di sudore dietro il collo «Sì, direi che me le hai suonate abbastanza, per oggi... Dio, come sto diventando vecchio!» un altro, teatralmente esagerato, finto lamento che si lasciò volutamente sfuggire dalla bocca storta.
«Ora, visto il mal di schiena che mi hai fatto venire, come minimo dovrai pagarmi da bere, Biondo!» e gli scosse un dito sentenzioso davanti alla faccia, rimproverandolo fintamente.
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Non sei cambiato di una virgola vecchio mio, rimane sempre così!
Grugno difficilmente si apriva con le persone, aveva sofferto molto, ma in lui rivedeva la figura di un fratello maggiore.
Fin tanto che ci copriremo le spalle nessuno ci potrà fermare
Gli porgeva un pugno sinistro in segno di saluto, per poi farla strada verso la locanda più vicina. (exit)
Allors ci portiamo a casa entrambi 5 exp, tu essendo queen of wall text becchi 50 exp extra come da nuova regolamento =D |
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10 replies since 8/8/2022, 06:35 128 views
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